Il Salento è la meta di riferimento principale dell’estate Made in italy. Negli ultimi dieci anni, il Tacco d’Italia è stato protagonista di un vero e proprio boom che lo ha consacrato come destinazione preferita dai giovani ma sempre più apprezzata anche da target differenti e variegati per età e interessi. Accanto alle attrattive del mare, però, il Salento offre tantissimo altro; un esempio è fornito da borghi incantevoli e capace di sedurre al primo sguardo, che si perdono in una storia unica e nelle suggestioni della pietra.
Ostuni
Ostuni sorge ai piedi della Valle d’Itria e si pone come ideale ultimo baluardo del confine nord del Salento. Il borgo della città, posto oltre 200 metri sopra il livello del mare, è considerato tra i più caratteristici d’Italia per via del profilo bianco che lo caratterizza. Case, palazzi, negozi del cuore ostunese sono coperti di calce, un artificio che gli abitanti utilizzano da secoli per favorire il rifrangersi dei raggi del sole nel dedalo di vie strette che caratterizzano il centro storico. Ogni b&b Ostuni lavora a pieno regime in estate e inverno e il turismo ostunese ha saputo svincolarsi dalla dipendenza dalla stagione estiva. La città bianca, così è definita Ostuni, brilla di luce propria.
Otranto
Otranto sorge sulla costa adriatica nel cuore della penisola salentina ed è una delle mete di riferimento del tacco. Il borgo conta appena 5.000 abitanti ed è stato inserito nell’elenco ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) dei borghi più belli d’Italia. Il centro storico idruntino è cinto da mura antiche e da una porta, attraverso la quale si accede alle parte vecchia. Lì la città si innalza fino alle mura del castello, posto a strapiombo sul mare d’Otranto e gli anfratti angusti del posto disegnano un tracciato incantevole. All’interno della cattedrale di Otranto sorge anche il più grande e misterioso mosaico pavimentale d’Europa, il cui significato autentico resta ancora oggi criptico e inaccessibile.
Specchia
Specchia è un comune che non supera 6.000 abitanti e, anch’esso, fa parte dell’elenco ANCI dei borghi più belli d’Italia. All’interno del centro del borgo, chiuso al traffico e recintato da rampe di scale, è possibile godere di un vero e proprio manifesto spontaneo delle arti e delle correnti tipiche dei secoli XVI – XVII. Chiese, palazzi, edifici militari si susseguono nel tessuto urbano con disarmante ricorsività, in una dimensione estetica preservata nella sua interezza e autenticità da quasi mezzo millennio.