La mastoplastica additiva è la forma di chirurgia al seno più diffusa e mira ad aumentare il volume del seno tramite l’inserimento di apposite protesi. Ma non esiste un unico tipo di protesi: vediamo meglio le alternative.
Mastoplastica additiva: tipi di protesi
Nei casi più comuni vengono inserite delle protesi mammarie molli di gel di silicone e ricoperte da un involucro anche esso in silicone per ingrandire o ricostruire il seno. Delle volte, tuttavia, è possibile utilizzare delle protesi riempite con Idrogel, oppure soluzione salina. Per quanto riguarda la forma delle protesi, la più comune è quella a semisfera, ma adesso esiste un nuovo tipo di protesi anatomica dalla forma a “un terzo di uovo”, che conferisce un effetto più naturale.
Mastoplastica additiva: come funziona
Ecco una velocissima descrizione dei passaggi necessari ad eseguire una mastoplastica additiva.
1. il chirurgo deve sottoporvi a una visita accurata: in questo modo, infatti, sarà in grado di individuare la tecnica più adeguata a voi. Ad esempio se vivete a Verona sarà necessario recarvi in un centro di medicina estetica Verona per sottoporvi a una visita adeguata per l’operazione a cui state per sottoporvi.
2. viene praticata un’incisione: questo è necessario a raggiungere la futura sede della protesi. Può essere pratica tata lungo il perimetro dell’areola, sul solco sottomammario oppure sotto l’ascella.
3. viene creata una “tasca chirurgica”: qui verrà fatta scivolare la protesi e verranno posizionati i drenaggi.
4. suturazione: i tessuti vengono suturati sia in profondità sia lungo i piani più superficiali in modo progressivo.
5. medicazione e bendaggio: ovviamente, come nel caso di qualsiasi operazione, una volta finito l’intervento sono necessari medicazione e bendaggio: in questa fase vengono utilizzate fasciature elastiche compressive, che vanno tenute per almeno una settimana per contenere un eventuale edema per favorire un assestamento dei tessuti corretto.