Attività di branding: come dare visibilità al proprio marchio

Le attività di branding includono tutti gli interventi, le strategie e gli strumenti utilizzati per creare la propria identità di marca e per rafforzarla sul mercato. Il branding è un aspetto prioritario di qualunque realtà aziendale, sia essa una multinazionale o una piccola impresa, poiché definisce l’offerta commerciale che essa è in grado di proporre e le promesse che essa fa ai clienti, effettivi o potenziali. Ma come si definisce e si ottimizza il branding di una realtà commerciale. Ecco gli strumenti più efficaci.

Logo e pay-off

Il logo è, in qualche modo, la rappresentazione visiva dell’identità aziendale. Esso deve essere di impatto, comunicativo, espressivo dei valori fondanti ma anche semplice, facile da ricordare e da riconoscere. il logo è di solito accompagnato a un pay-off, quello che una volta veniva definito slogan, comunicativamente immediato e d’effetto e che sia in grado di sintetizzare in poche parole l’essenza più autentica della società.

Linguaggio

Il tipo di linguaggio che un’azienda sceglie di adottare è una chiara incarnazione dell’identità aziendale. Un brand può usare un approccio aggressivo, irriverente o conciliante, rassicurare o provocare, essere ironico o solenne, purché il linguaggio sia esposto in forma coerente con i valori di brand.

Produzione di contenuti

Ogni atto comunicativo sia pubblicato a nome dell’azienda è parte integrante della sua identità di brand. Il sito web e i canali social sono i primi elementi immediatamente riconducibili al marchio ma ce ne sono tantissimi altri. Un mezzo efficacissimo, ad esempio, è quello dell’evento brand, una soluzione sempre più diffusa da quando il marketing esperienziale ha dimostrato la sua eccezionale efficacia; numerose agenzia di specializzate nella realizzazione eventi Milano o Roma si sono specializzate negli ultimi anni proprio nella creazione di eventi marchio, focalizzati sull’obiettivo di rafforzamento e diffusione del brand.

Testimonial

Il testimonial è l’uomo immagine attraverso cui l’azienda racconta se stessa. Esistono diversi tipi di testimonial, personaggi famosi, attori che impersonificano il consumatore-tipo o personalità aziendali scelte appositamente per farsi portavoce in prima persona dei valori aziendali (pensate a Giovanni Rana o a Francesco Amadori).

SEO e digital PR: come coinvolgere gli influencer

Da quando, ormai diversi anni fa, si è iniziato a parlare di link earning e di morte della link building alla vecchia maniera, le attività svolte da ogni tradizionale agenzia SEO Milano, Roma, ecc. sono andate sempre più integrandosi con quelle di digital Pr, in un’ottica che pone la qualità dei contenuti e la capacità di comprendere le esigenze del cliente al primo posto tra le preoccupazioni del web master. Il lancio di Google Penguin e l’implementazione di Colibrì (hummingbird) hanno dato ulteriore impulso a una tesi, per altro, ribadita dagli stessi vertici di Mountain View.

Coinvolgere gli influencer

L’obiettivo, oggi, è quello di costruire una link profile naturale, autorevole e disomogenea attraverso collegamenti spontanei che i fruitori del web concedono e conquistati grazie all’efficacia della propria produzione online. Ovviamente, ciò sarebbe possibile solo in un mondo con gli unicorni e, inevitabilmente, anche le migliori strategie di editing necessitano di una ‘spintarella’, attraverso lucide strategie di digital Pr. Tra le soluzioni più efficaci per dare spazio ai propri contenuti vi è certamente il coinvolgimento degli influencer, personaggi che godono di una certa credibilità e di un vasto seguito presso un determinato target, capaci di fare da moltiplicatori di impressioni, visite e attenzioni. Ma come si fa a convincere un influencer a collaborare?

Individuare e conoscere gli influencer

Ovviamente, il primo passo sta nell’individuare gli influencer che fanno al caso proprio. Essi devono essere personaggi con un ampio stuolo di follower sul web e che sono riconosciuti come credibili e competenti per un determinato settore di competenza (inutile specificare che occorre individuare le personalità affini al vostro campo di azione). Ma non basta stilare un elenco, occorre imparare a conoscerli, capire come comunicano, a chi si rivolgono, comprendere se ci sono punti di vista in comune e in che modo ciò può rappresentare un vantaggio per noi; seguirli sui loro canali, iscriversi alle loro newsletter, magari farsi vedere partecipativi con link e commenti.

Come convincerli

A questo punto si può passare alla fase del contatto. Ovviamente, dall’altra parte si aspetteranno di ricevere un’offerta congrua ai loro servizi. Di certo, il caro e vecchio pagamento in denaro è un argomento sempre valido, ma non l’unico! Se siete in grado di stuzzicare la curiosità dell’influencer, proporgli un contenuto di valore e che possa alimentare movimenti sui suoi canali o che mostri un punto di vista nuovo o, ancora, che abbia un reale valore giornalistico, l’influencer sarà ben felice di darvi spazio. L’importante è giocarsela al meglio: non dovete dare l’idea che state cercando un favore bensì credere nel vostro lavoro, con la piena intenzione di non svendere la propria professionalità.

Perché e come investire in SEO

La SEO (Search Engine Optimization) è una risorsa in grado di apportare considerevoli benefici a un business aziendale. Fino a pochi anni fa, le strategie di verifica posizionamento Google e ottimizzazione per i motori di ricerca hanno vissuto la loro fase di crescita silenziosa, nel senso che l’importanza di un’impalcatura SEO era stata colta ancora da pochi e pochi erano i professionisti degni di essere definiti tali. Oggi lo scenario è completamente diverso e sempre più piccole e medie imprese investono con convinzione in tecniche di posizionamento.

Perché investire in SEO

Tra tutte le attività di web marketing, la SEO è forse l’unica che non necessita di continui investimenti per essere mantenuta attiva. Il lavoro che serve per implementare un piano efficace e iniziare a cogliere i primi risultati si distribuisce su un arco temporale relativamente lungo (a seconda del settore ma. solitamente, non inferiore ai 3 mesi) ma, in compenso, gli effetti positivi continuano a manifestarsi anche per molto tempo dopo l’eventuale cessazione. Ciò non accade con le attività di SEA (Search Engine Advertising), che richiedono un dispiegamento costante per essere mantenute online, o per il social media marketing, che impone un impegno giornaliero per garantire risultati degni di nota.

Ovviamente, il principale vantaggio della SEO sta nell’aumento del traffico incanalato verso il proprio sito internet. Una strategia SEO sviluppata con cognizione permette di incrementare esponenzialmente il numero di visitatori di un website; il che si traduce in maggiori possibilità di concludere ordini, una maggiore risonanza del brand, aumento dei guadagni (ove predisposto) tramite AdSense a pagamento.

Come investire in SEO

SEO non è, banalmente, il posizionamento delle pagine per determinate parole chiave. Si tratta piuttosto di una disciplina fortemente basata sulla capacità analitica del SEO specialist, inizia con un lavoro di studio del settore e delle opportunità che si concretizza nella scelta di un set di keyword performante. Qui, con “performante” si intende un concetto più complesso di ciò che appare, poiché le parole chiave devono essere selezionate secondo un approccio accorto, che valuti la competitività della SERP in relazione al budget, le abilità personali del SEO, gli obiettivi degli utenti che cercano determinate keyword e i volumi di ricerca da esse generati.

Digital Pr: quali sono le attività che svolge?

Hai un negozio online a regola d’arte, ma le visite purtroppo non decollano come dovrebbero e non riesci a spiegarti il perché? La risposta tuttavia è molto facile: gli utenti non sanno che la tua pagina esiste nel web. Ma non devi preoccuparti, perché in realtà una soluzione c’è, ovvero: le strategie del digital pr che se applicate nella giusta maniera non sarà difficile aumentare il traffico verso il tuo sito web.

AL giorno d’oggi le strategie di digital pr sono fondamentali soprattutto per coloro che vogliono migliorare la reputazione e l’immagine della propria azienda. Affidandosi ad un’agenzia specializzata in digital pr, verranno messe a disposizione del cliente tutte le conoscenze del web in modo tale da dare la giusta popolarità al sito, il tutto in correlazione al target di riferimento del cliente e agli obiettivi prefissati da raggiungere.

Ma cosa sono le digital pr?

Le digital pr sono tutte quelle attività di marketing volte ad accrescere la notorietà nonché la reputazione dell’azienda stessa o dei prodotti o servizi. Fare un’attività di digital pr può essere strategico sia a livello SEO che a livello social. In quest’ultimo caso è stato appurato che 4 persone su 10 acquistano grazie all’influenza dei social media.

Ma per poter ottenere tutto questo è molto importante sapersi affidare ad un’agenzia seria e competente. L’agenzia specializzata in digital Pr Milano ha come finalità quella di tenere alta la reputazione dell’azienda, in modo tale che visibilità, partecipazione e coinvolgimento vengano accresciute via, via sempre di più.

Ma quali sono le attività svolte dal digital pr?

I compiti che questa figura svolge possono essere veramente tanti: possono spaziare dallo stringere contatti con gli influencer più autorevoli del web fino a gestire con una strategia ben mirata i social network. Ma tutto questo può essere tradotto con una sola parola: reputazione.

In conclusione, per tutti coloro che vogliono migliorare la reputazione della propria azienda, e far accrescere la notorietà allora in questo caso bisogna assolutamente mettere su delle strategie di digital pr.